• 25/11/2014

“Questo disegno di legge rappresenta una svolta culturale, oltre che politica, sul tema cruciale della regolazione del mercato e dei rapporti di lavoro”. Lo ha dichiarato Andrea Martella, vicecapogruppo del Partito Democratico, durante la dichiarazione di voto al ddl delega lavoro.

“Si è molto discusso - ha proseguito Martella - dell’art.18. Il Jobs act è una pagina nuova che, per onestà intellettuale, va letta fino in fondo. Riformare i contratti e gli ammortizzatori sociali significa occuparsi finalmente dei giovani precari e superare la distinzione insopportabile tra garantiti e non garantiti. Significa tutelare più che i posti, cosa ormai impossibile, i lavoratori, cosa doverosa. Significa proporre al Paese un nuovo patto per il lavoro, un nuovo compromesso fra flessibilità e sicurezza, fra impresa e lavoratori”.

“Con il Jobs act abbiamo agito con il coraggio, la radicalità e al tempo stesso la concretezza che solo il riformismo può avere. Questa è la capacità di visione che ci dovrà sempre accompagnare per aprire quel ciclo riformista che l’Italia non ha mai conosciuto”, ha concluso Martella.