• 30/11/2015

“Riformare si può, distruggere no. È questo l'appello che ci sentiamo di lanciare al Governo rispetto l'annosa questione dei patronati ricordando, anzitutto, che non è legittimo intascare da parte dello Stato risorse che appartengono ai lavoratori”. Lo dice Davide Baruffi deputato Pd e componente della commissione Lavoro, primo firmatario di un emendamento, sottoscritto da 90 deputati dem, che dimezza il taglio ai patronati previsto dalla legge di Stabilità.

“I patronati - prosegue Baruffi - svolgono una funzione preziosa nel nostro Paese e sono i primi ad essere interessati ad una riforma che distingua il tanto di buono che c'è dai possibili abusi. Per questa ragione ho presentato un emendamento che dimezza ulteriormente il taglio ai patronati (da 28 a 14 milioni) dopo che già il Senato ha operato in questa direzione. Anche Inps ha riconosciuto il ruolo essenziale dei patronati, a cui si rivolgono quotidianamente milioni di lavoratori e pensionati: senza di essi il sistema collasserebbe e il pubblico sarebbe costretto ad assumere migliaia di persone, spendendo molto di più per fare probabilmente peggio. A che scopo? Si utilizzi piuttosto quest'anno per un accordo positivo con i patronati stessi, a più riprese annunciato dai governi ma mai realizzato. Si faccia una riforma che separi le buone gestioni dagli abusi, a tutela dei patronati e delle risorse dei lavoratori. Questo è il compito del Governo, non quello di intascarsi impropriamente risorse dei lavoratori. Siamo certi che si possa spendere meno e meglio, ma sarebbe paradossale far pagare il prezzo di qualche gestione illecita ai lavoratori e ai loro patronati con tagli lineari. Riformare significa salvaguardare i virtuosi e punire i disonesti, non il contrario. Confido che il Governo raccolga questo appello, non sottraendosi alle proprie responsabilità”.