• 21/10/2015

“L'abolizione della Tasi e dell'Imu sulla prima casa, avvantaggerà prima di tutto i meno abbienti; basta guardare l'incidenza del risparmio sul reddito disponibile delle famiglie. Dal recente studio effettuato dalla Cgia di Mestre emerge infatti che per coloro che presentano un reddito fino a 10.000 euro, l'abolizione delle tasse sulla prima casa garantirà un risparmio medio di 152 euro che incide per il 3% sul reddito disponibile, per la fascia di reddito che va da 10.000 a 28.000 euro, il risparmio medio sale fino a 161 euro, ma l'incidenza sul reddito scende all'1%. Dunque è logico che al crescere del reddito aumenta il vantaggio fiscale, ma si riduce progressivamente l'incidenza sul reddito. Infatti per coloro che presentano un reddito medio disponibile di 100.000 euro, lo sgravio è di 362 euro, ma l'incidenza si abbassa allo 0,58%. Direi quindi di evitare di creare falsi miti e false valutazione. La direzione è quella giusta”.

 

Lo ha detto Gessica Rostellato, deputata del Pd componente della commissione Lavoro.