• 17/01/2017

"Nonostante il ritardo, la mia interrogazione è del 2015, sono soddisfatta della risposta avuta oggi dal sottosegretario Giuseppe Castiglione, ma soprattutto degli atti concreti compiuti dal Governo a partire dal decreto per la totale tracciabilità in cui si prevede l'indicazione obbligatoria dell'origine per i prodotti lattiero caseari nel nostro Paese”. Così  la deputata Pd Susanna Cenni commenta la risposta ricevuta oggi dal sottosegretario all’agricoltura Giuseppe Castiglione, all’interrogazione in cui, insieme a altri colleghi democratici, veniva chiesto di mettere in campo, nel confronto aperto con la Commissione europea, le iniziativa utili al rafforzamento della filiera del latte e a sostegno della giusta valorizzazione delle produzioni casearie di qualità, scongiurando il pericolo dell'uso del latte in polvere nei prodotti caseari a denominazione.

 “Nell’interrogazione – spiega Cenni - mi riferivo all'uso di latte non italiano o in polvere in prodotti venduti come prodotti italiani o addirittura locali. Il nuovo sistema di etichettatura rappresenta una vera e propria sperimentazione in Italia su latte, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Si applicherà a latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Un buon risultato per dare più valore al latte e al faticoso lavoro degli allevatori. Uomini e donne che con il loro lavoro, molto spesso, sono l’unico presidio in aree montane e disagiate e che meritano che al loro prodotto venga riconosciuto un prezzo più dignitoso. Difendere il Made in Italy significa dire ai consumatori la verità, raccontare la storia e la strada compiuta della materia prima e quindi far comprendere il valore di un prodotto. Solo così si permette al consumatore di poter scegliere. Credo che la piena trasparenza sia un buon investimento per tutelare allevatori e attività di trasformazione connesse”.