• 26/11/2015

"L'accordo produttori latte-Lactalis sul prezzo a 36 cent al litro per i prossimi tre mesi è un passo cruciale che fa parte di una più generale strategia governativa di rilancio del comparto lattiero caseario". Così il capogruppo Pd Nicodemo Oliverio commenta l'accordo Mipaaf che lo scopo di garantire un equilibrio sostenibile nella filiera, assicurare il futuro di tutti gli operatori del settore, garantire la remuneratività di ciascuna componente della filiera, a partire dai produttori, valorizzare il latte e i prodotti caseari italiani e promuovere efficienza e competitività dell'intera filiera.

"Questo protocollo - spiega Oliverio - vede coinvolti quattro soggetti: le imprese della distribuzione impegnate a incrementare i volumi di vendita e a misure per l'identificazione del contenuto e della provenienza dei prodotti, oltre alla promozione dell'utilizzo di latte italiano nella referenza latte fresco; le organizzazioni rappresentative delle industrie lattiero -caseari e Assolatte impegnate a promuovere un contratto standard per l'acquisto del latte e l'introduzione di meccanismi di indicizzazione basati su parametri dei mercati nazionali; le cooperative e le organizzazioni agricole impegnate a promuovere l'applicazione del contratto standard e a condividere con l'industria lattiera e Assolatte metodologie e meccanismi di indicizzazioni del prezzo; il ministero delle politiche Agricole che, oltre a destinare la somma di 25 milioni di euro previsti per il settore zootecnico, si impegna ad attuare campagne di promozione, di valorizzazione dei prodotti Dop, iniziative per la semplificazione e la riduzione dei costi di produzione. Verrà inoltre costituito presso il Mipaaf un comitato consultivo e realizzato un libro bianco sulla filiera".

"Dopo mesi di manifestazioni particolarmente dure promosse dagli allevatori e dalle organizzazioni agricole - conclude Oliverio - oggi è stato siglato l'accordo che si attendeva da tempo. E' finita l'era delle quote latte frutto della politica scellerata della Lega e dei prezzi ingiusti discriminatori tra i soggetti che fanno parte della filiera, si apre una modalità nuova di approcciarsi al settore, alle sue emergenze e alle necessarie prospettive di rilancio".