• 29/06/2015

Mozione Mongiello, Bordo, Realacci, Borghi, Giacobbe, D’Ottavio, Ginefra, Vico, Mariano, Capone, Ventricelli, Grassi, Lodolini

“Il governo chiarisca alla Commissione Europea che la normativa italiana in materia di produzione lattiero casearia è tra le più progredite, garantiste e lungimiranti esistenti e che le norme che regolano i divieti di utilizzo dei latti in polvere sono inderogabili per garantire la sicurezza sanitaria e la salute dei consumatori. Ciò non pregiudica in alcun modo la libera circolazione delle merci, anzi ne garantisce la lealtà”. E’ l’ impegno richiesto al Governo dalla deputata Pd Colomba Mongiello, della commissione Agricoltura, in una mozione firmata anche dai deputati Pd Bordo, Realacci, Borghi, Giacobbe, D’Ottavio, Ginefra, Vico, Mariano, Capone, Ventricelli, Grassi, Lodolini, dopo che la Commissione Ue ha avviato la procedura d'infrazione perché considera la legge italiana a tutela della qualità come una restrizione alla libera circolazione delle merci, essendo la polvere di latte e il latte concentrato ampiamente utilizzati in tutta Europa.

“Per impedire le frodi nel settore caseario e del latte per il consumo umano e al fine che in tali prodotti vi potessero essere inseriti anche latti in polvere – spiega Mongiello - con la legge aprile 1974 (n. 138) e successive modificazioni, è stato vietato detenere, vendere, o cedere a qualsiasi titolo o utilizzare: latte fresco destinato al consumo alimentare diretto o alla preparazione di prodotti caseari al quale sia stato aggiunto latte in polvere o altri latti conservati con qualunque trattamento chimico o comunque concentrati; latte liquido destinato al consumo alimentare diretto o alla preparazione di prodotti caseari ottenuto, anche parzialmente, con latte in polvere o con altri latti conservati con qualunque trattamento chimico o comunque concentrati; prodotti caseari preparati con latti in polvere o derivati comunque da latte in polvere. E' impensabile – aggiunge la deputata Pd - che l'Italia abdichi al proprio regime di protezione della qualità dei formaggi e che il Governo consideri l'eventualità di procedere alla soppressione della legge del 1974. Vale qui ricordare – conclude – che il prestigio e la grande reputazione italiana in tema di prodotti caseari la pone al vertice del commercio internazionale”