• 08/07/2014

“Nella legge delega sul Jobs Act potrebbe anche essere inserita una norma che istituisce un’Agenzia unica per le attività ispettive nelle imprese, con l’obiettivo di snellire la burocrazia e risparmiare, evitando la moltiplicazione di controlli, magari non coordinati.

Si tratta, sicuramente, di una semplificazione, volta ad agevolare le imprese italiane, già gravate da mille fardelli. Come tale, essa non può che essere condivisibile. Tuttavia attenzione a non svilire la prevenzione di infortuni e malattie professionali”. Lo dichiara Antonio Boccuzzi, deputato del Partito Democratico e componente in commissione Lavoro alla Camera.

“Se coordinare i controlli di Inps, Inail e ministero del Lavoro – spiega Boccuzzi – potrebbe infatti migliorare l’efficacia di alcuni controlli e uniformarne l’applicazione (in particolare per il lavoro nero), non avrebbe tuttavia senso inserire anche i controlli sull’evasione fiscale  - potenziamo, semmai, gli organici della Guardia di Finanza - e, soprattutto, inglobare anche le attività gestite dalle Aziende sanitarie sulla prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro”.

“Al di là delle possibili complicazioni contrattuali e del doveroso coinvolgimento dei Sindacati sulla questione – continua Boccuzzi – non si può pensare di delegare la prevenzione a un unico ‘super ispettore’, che già farebbe fatica a seguire tutti gli altri controlli e difficilmente avrebbe un’adeguata formazione. Piuttosto, incentiviamo gli assessorati alla Sanità di ogni Regione, e diamo loro risorse e obiettivi stringenti sulla prevenzione di salute e sicurezza sul lavoro”.

“La cultura della sicurezza e un’efficacie prevenzione di infortuni e malattie professionali, uniche vere soluzioni al dramma delle morti sul lavoro insieme a investimenti adeguati, non possono essere sacrificate in occasione della crisi. Sì alla semplificazione, ma non a tutti i costi: soprattutto, se sono in gioco la salute e l’incolumità di lavoratrici e lavoratori, conclude Boccuzzi.