• 14/05/2014

“Con l’Odg da me presentato durante la discussione del dl Lavoro, l'Aula di Montecitorio impegna il Governo a considerare di inserire nei successivi dispositivi di legge l'apprendistato come parte integrante del processo di formazione scolastica, perfezionandola attraverso una vera e propria specializzazione professionale”. Lo dichiara Diego Crivellaro, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Lavoro alla Camera.

 

“Con l'articolo 2, del dl Lavoro – spiega Crivellari - si interviene sulla materia del contratto di apprendistato, con modifiche che vanno nel senso della obbligatorietà del piano formativo individuale fin dal suo inizio. Con l'Odg ho voluto porre l'attenzione sulla possibilità di promuovere anche in Italia una «formazione terziaria», flessibile in sintonia con le necessità del mondo del lavoro e di quello che offre, oltrepassando i rigidi modelli attualmente in vigore e disegnando in un futuro prossimo una possibile «università professionale»”.

“L'attuale situazione di crisi – continua il deputato Pd - condiziona pesantemente le scelte delle aziende riguardanti la formazione del personale. Le imprese sono tentate o obbligate a ridurre gli investimenti, preferendo contratti temporanei privi di vincoli di formazione professionale. L'apprendistato è allo stesso tempo un pilastro di una riforma del sistema dell'istruzione pubblica e privata, e in particolar modo uno strumento indispensabile ai più giovani per avviare al mondo del lavoro chi esce dal sistema scolastico”.

“Allo stato attuale - conclude Crivellari – possono accedere all'apprendistato solo parte dei disoccupati italiani. Risulta così importante l'impegno del governo a valutare e individuare misure legislative e finanziarie per consentire l'accesso ai contratti di apprendistato anche a quei lavoratori disoccupati, non più giovani e per questo esclusi dai percorsi di apprendistato, che, espulsi per le ragioni della crisi dal mercato del lavoro, decidono però di continuare attraverso una riqualificazione e una ricollocazione nel mondo del lavoro”.