• 19/08/2015

 ''Continuano gli incidenti sul lavoro e in questo periodo particolarmente colpita è l'agricoltura''. Lo affermano Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, e Donata Lenzi, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali. ''Complice la crisi - spiegano Damiano e Lenzi - si tende a giustificare la diminuita sicurezza e l'utilizzo di lavoratori al nero con la necessità di competere in un mercato sempre più aggressivo. Niente di più sbagliato: in questo modo, non solo si fa concorrenza sleale, ma si mette a rischio la vita di chi lavora''. ''Qualche mese fa - ricordano il presidente della Commissione Lavoro e la capogruppo Pd - alcuni viticultori delle Langhe avevano coraggiosamente denunciato l'utilizzo di operai macedoni attraverso finte cooperative 'senza terra', da parte di aziende definite mele marce. Lavoratori sfruttati a 3 euro all'ora, mentre il vino doc si vende anche a centinaia di euro la bottiglia. Nel mese di luglio sono morti un bracciante rumeno Ioan Puscasu che lavorava nelle serre di Carmagnola nel torinese e una vendemmiatrice pugliese Paola Clemente e ieri, ancora in Puglia, un lavoratore agricolo è stato colpito da un ictus ed è in coma''. ''Di fronte a queste sciagure - sostengono i due esponenti del Pd - il Governo prosegua la sua opera di intensificazione dei controlli anche in vista della stagione della vendemmia. Gli agricoltori avevano chiesto, già nel 2007, di avere i voucher per combattere il lavoro nero e evitare le multe: adesso ci sono, a 10 euro all'ora, compresa la tutela Inps e Inail''. ''Non adoperarli è doppiamente colpevole. Sradicare le finte cooperative, inoltre, è un preciso dovere morale'', concludono Cesare Damiano e Donata Lenzi.