• 21/01/2015

“Prevedere la possibilità di assimilare, in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, la possibilità i lavoratori stagionali a quelli agricoli”. Lo chiede la deputata del Partito Democratico Sara Moretto, che per questo ha inviato una lettera ai colleghi del Partito Democratico in Commissione Lavoro perché tale possibilità venga inserita nel parere del D.Lgs 135 sul riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali.

“Lo schema di decreto – spiega Moretto - prevede che la NASpI sia corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo a erogazione delle prestazioni di disoccupazione. Con l'attuale ASpI i lavoratori stagionali che non trovano altra occupazione, riescono invece ad avere un sostegno al reddito che copre l'intero anno. Dopo l'entrata in vigore del decreto vedrebbero di colpo invece dimezzarsi il periodo di copertura”.

“Condivido – continua la deputata democratica - la ratio ‘contributiva’ che guida tale modifica dei criteri di calcolo. Ritengo che la norma, in questo momento, meriti una valutazione. Oggi il settore del turismo vive una forte crisi e in molte zone del nostro Paese, ad esempio il litorale dell'Alto Adriatico, la stagione turistica è sempre più breve. In queste zone un contratto di lavoro di 6 mesi è ormai raro. Rispetto al passato, poi, il lavoro stagionale purtroppo in molte famiglie è la fonte di reddito principale e, alle volte, l'unica”.

“Ecco perché ho proposto ai colleghi di inserire nel parere che la Commissione dovrà esprimere un richiamo a questa particolare situazione proponendo di equiparare il lavoratore stagionale a quello agricolo, che ha un'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti specificatamente legata al suo status”, conclude Sara Moretto.