• 21/07/2016

“Sono soddisfatta che la Commissione Lavoro della Camera abbia ritenuto doveroso dare una risposta alle richieste pervenute dalle parti datoriali in questi mesi - ma anche nelle audizioni effettuate nel corso del provvedimento in esame - per evitare che le aziende siano penalizzate dal fatto che alcuni dipendenti, pur dimostrando la volontà a troncare il rapporto di lavoro, non adempiano alla comunicazione prevista dalla riforma del lavoro in tema di dimissioni on-line”. Lo dichiara Gessica Rostellato, deputata del Partito democratico.

“Da tempo ormai – spiega - si chiedeva a gran voce di fare chiarezza su un punto fondamentale di tutto l’impianto delle dimissioni on-line: in caso di abbandono del posto di lavoro da parte del dipendente, quali sono le conseguenze per le aziende?

La norma , così come scritta, non lasciava dubbi: in caso di abbandono l’imprenditore avrebbe dovuto procedere al ‘licenziamento’ del dipendente, pagando per questo il ticket di licenziamento (circa 1500 a dipendente):  un’ingiustizia a tutti gli effetti, se si considera che a non compiere il proprio dovere, in questo caso , è il dipendente dimissionario. Non solo: lo Stato, per questa scorrettezza, avrebbe dovuto corrispondere anche la Naspi, gravando le spese sull’intera collettività”. 

“Anche considerato che i casi di dipendenti che non adempiono alle procedure di dimissioni previste sono circa 70000 l'anno, un numero considerevole, va sottolineata l’importanza di inserire nel parere della commissione questo sollecito, che ora ci auguriamo che venga al più presto acquisito dal governo”, conclude.