• 08/09/2016

“E’ insoddisfacente il piano della Natuzzi che prevede la riapertura della fabbrica di Ginosa con l’impiego di 100 persone. Non è accettabile perché resterebbero fuori altri 230 lavoratori, che verrebbero messi in mobilità poiché ad ottobre scade la cassa integrazione. L’obiettivo, invece, deve essere zero esuberi. Quindi, assolutamente è necessario un nuovo piano da parte dell’azienda”. Lo dichiara Liliana Ventricelli, deputata del Partito Democratico, alla luce dell’ultima riunione della cabina di regia presso il ministero dello Sviluppo Economico.

“Un anno fa è stato sottoscritto un accordo per la salvaguardia dei livelli occupazionali – sottolinea la deputata – e ho preso l’impegno a vigilare. L’obiettivo è unico: riassorbire tutti i lavoratori in esubero. Speravamo in una soluzione utile per tutti i lavoratori coinvolti, invece siamo ancora lontani. La Natuzzi è una grande azienda e non può licenziare, ha la responsabilità sociale e collettiva di non lasciare nessuna famiglia per strada, soprattutto alla luce dei finanziamenti pubblici che sono stati messi a disposizione per il proprio rilancio e per la competitività dell’area murgiana. Pertanto bene ha fatto il viceministro Teresa Bellanova a ricordare alla Natuzzi che non è più il tempo in cui si stanziano fondi pubblici e, nel contempo, si licenziano i lavoratori”.