• 13/01/2017

“Possiamo dire che il 2017 per la sanità italiana è iniziato nel migliore dei modi. Dopo l'approvazione in Senato del testo sul rischio clinico, è arrivata la firma del premier Gentiloni sul decreto che emana i nuovi Livelli essenziali di assistenza con i quali vengono significativamente ampliate le prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale”. Così Federico Gelli, deputato e responsabile sanità del Pd.

“Dopo 16 anni di attesa vengono finalmente aggiornati gli standard di salute che lo Stato deve garantire ai cittadini con l'accesso a tutte le nuove prestazioni del SSN uniformate sul territorio nazionale. Il provvedimento prevede un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare, grazie all’inserimento di più di 110 nuove entità e importanti revisioni sono apportate anche all’elenco delle malattie croniche. Tra i tanti aspetti, grazie ad un investimento complessivo di 800 milioni di euro annui, i nuovi LEA potranno riguardare 300 mila nuovi malati rari, 300 mila donne colpite da endometriosi e 300 mila pazienti con broncopneumopatia cronica. Sono state introdotte numerose procedure diagnostiche e terapeutiche che nel1996 avevano carattere quasi ‘sperimentale’ oppure eseguibili in sicurezza soltanto in regime di ricovero. Oggi sono finalmente entrate nella pratica clinica corrente e possono essere quindi erogate in ambito ambulatoriale. Inoltre sono garantite nuove tutele ai cittadini grazie all'introduzione di nuovi vaccini come anti-Papillomavirus, anti-Pneumococco e anti-Meningococco con l'estensione a nuovi destinatari. In tema di natalità poi è stato ad esempio introdotto lo screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita con l'estensione dello screening neonatale esteso per le malattie metaboliche ereditarie. Con questa provvedimento - conclude Gelli - rendiamo il nostro sistema sanitario più efficiente e al passo con l'innovazione”.