• 29/11/2016

“Nessuno resterà indietro nelle Università italiane. Con la Legge di Bilancio, approvata ieri alla Camera dei Deputati e ora all’esame del Senato, è stato fatto un passo decisivo per garantire sia il diritto allo studio che l’alta formazione anche ai ragazzi che appartengono a famiglie economicamente disagiate. Infatti. È stata istituita una “no tax” area fino a 13.000 euro Isee: chi è sotto questa soglia non pagherà tasse. Mentre una tassazione “calmierata” è stata introdotta per le soglie Isee sino a 30.000 euro. Vale a dire, insomma, una garanzia d’accesso all’Università ed alla prosecuzione degli studi. Ecco, in modo analitico, tutto ciò che è previsto nella Legge di Bilancio per il capitolo “Università”: 1. ridefinita la disciplina della tassazione universitaria - per gli studenti dei corsi di laurea, di laurea magistrale e dei corsi AFAM che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE fino a 13.000 euro, è istituita la “no tax area”. Per gli studenti con ISEE fino a 30.000 euro è definita una tassazione “calmierata”. Sono inclusi nelle disposizioni anche gli studenti fino al primo anno fuori corso. I dottorandi di ricerca che non sono beneficiari di borsa di studio sono esonerati dal pagamento delle tasse e dei contributi universitari. Si compensano gli atenei dei mancati introiti con un incremento del FFO di 105 milioni di euro; 2. aumentato stabilmente di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio, che verrà assegnato sulla base dei fabbisogni finanziari regionali, da attribuire entro il 30 settembre di ogni anno. Si prevede l’istituzione, in ogni regione, di un unico ente erogatore dei servizi per il diritto allo studio, nei cui organi direttivi è prevista una rappresentanza degli studenti; 3. istituita l’assegnazione annuale, sulla base di requisiti di merito e di reddito, di almeno 400 borse di studio nazionali per il merito e la mobilità, ciascuna del valore di € 15.000 annui, destinate a favorire l’iscrizione a corsi universitari statali ed a corsi AFAM; 4. finanziati stabilmente con 5 milioni gli interventi di orientamento pre-universitario e di tutorato, per facilitare l’accesso agli studi superiori e contrastare la dispersione universitaria”.