• 21/04/2015

La vice presidente della Camera nella sua newsletter: lezioni da M5S e FI? Da che pulpito!

“Cosa sta succedendo all’interno del Pd?  Dieci colleghi membri della Commissione Affari Istituzionali della Camera – tra cui persone di primo piano come Bersani, Cuperlo, Bindi – sono  stati temporaneamente sostituiti dal Gruppo nella loro veste di commissari. Perché? Perché, non condividendo del tutto il testo che si sta esaminando, non se la sentivano di votare come il Gruppo Pd ha deciso nella sua ultima riunione. Per questo, per garantire sia la libertà di espressione dei singoli sia il rispetto della volontà della maggioranza del Gruppo Pd, la sostituzione è apparsa la scelta più indolore. Non a caso questa ipotesi era stata esplicitamente indicata da Cuperlo nell’ultima assemblea del Gruppo”.

Così Marina Sereni nella sua newsletter settimanale.

“Qualcuno dice che si tratta di una forzatura- continua - Faccio una domanda: come si chiamerebbe un voto in Commissione in cui – grazie ai voti dei dissenzienti Pd – venisse battuta la linea della maggioranza? Non la linea di Renzi, badate. No, mi spiace, la linea votata prima dalla maggioranza della Direzione del Pd e poi dalla maggioranza del Gruppo del Pd. Io credo che nel Pd debba valere un principio di responsabilità che noi vogliamo valga per l’insieme della vita politica e istituzionale del Paese. Non è democratico quel sistema in cui non si decide mai! In questo passaggio il Pd, tutto il Pd, si gioca la faccia e molto di più. Si può decidere che conviene sfasciare, che non ci interessa continuare la legislatura e portare a compimento alcune riforme utili per l’Italia. Oppure si può decidere di fare un buon compromesso alla luce del sole, senza drammi e lacerazioni e guardare avanti”.

“Infine: leggo dichiarazioni di fuoco di esponenti di Forza Italia e del M5S – conclude - Da che pulpito!  Ma con che coraggio? FI è vissuta per decenni senza alcun meccanismo democratico, tanto da non aver mai – leggasi mai – eletto democraticamente nessun vertice, né di partito né parlamentare. Il Movimento 5 Stelle in poco più di due anni di legislatura ha perso oltre trenta tra senatori e deputati, espellendone diversi senza alcuna regola e senza alcuna trasparenza. Il Pd ha molti limiti, ma certo non può prendere lezioni da forze che non hanno la più pallida idea di cosa siano democrazia interna e pluralismo delle idee”.