• 03/07/2019

“I deputati del Pd voteranno il complesso delle missioni internazionali di pace in cui l’Italia è impegnata perché siamo consapevoli che è responsabilità di ogni Paese concorrere alla stabilità e alla sicurezza del mondo. Ciò vale tanto più per i teatri più direttamente vicini al nostro Paese, come i Balcani, il Mediterraneo e l’Africa.  Nel momento stesso in cui rinnoviamo il nostro consenso alle missioni - esprimendo gratitudine ai militari e ai civili là impegnati - non possiamo non rilevare l’assenza di una iniziativa politica italiana all’altezza della drammaticità della crisi libica, che conosce un ulteriore aggravamento con l’offensiva militare del gen. Haftar.

Il governo italiano appare preoccupato di una sola cosa: che nessuna persona varchi il bagnasciuga patrio. E ne sono testimonianza la criminalizzazione delle Ong che salvano vite umane, il sabotaggio della missione Sophia, la sospensione del ruolo di coordinamento esercitato dalla Guardia Costiera italiana, la riduzione delle risorse per il Fondo Africa e la cooperazione allo sviluppo e in sostanza la disapplicazione del “piano integrato” di interventi previsto dall’accordo Gentiloni-Serraj del febbraio 2017 a cui, con un impegno generoso del ministro Minniti e dello stesso a presidente Gentiloni, si era iniziato a dare corso il governo.

Per non parlare della insensibilità e del silenzio del governo sulle gravissime condizioni di vita dei campi-profughi ove si esercita ogni tipo di vessazione. E tutto questo si accompagna ad un’assenza di iniziativa politica che blocchi la spirale militare e sostenga la ricerca di una soluzione politica negoziale. Per questo vi chiediamo di cambiare strada: applicazione dell’accordo Gentiloni-Serraj, ripristino della missione Sophia e del ruolo di coordinamento della Guardia Costiera italiana sulle azioni dei soggetti che operano in mare, sostegno alla presenza di UNHCR e OIM nei campi profughi, attivazione di un ampio programma di corridoi umanitari e di rimpatrio volontari per svuotare i campi, rifinanziamento del Fondo Africa e delle iniziative civili a sostegno delle municipalità libiche. Per il perseguimento di questi obiettivi daremo voto favorevole alle missioni EULAB, UNSMIL e MISURATA, mentre non parteciperemo al voto sulla assistenza tecnica alla Guardia Costiera libica la cui attività nell’attuale contesto bellico appare equivoco e opaco”.

Lo ha dichiarato in Aula il deputato del Pd Piero Fassino durante la dichiarazione di voto sulla risoluzione per la proroga delle missioni internazionali.