• 11/11/2014

“La situazione in Libia è totalmente fuori controllo ed è davvero preoccupante. La comunità internazionale condanni fortemente gli atti criminosi dei jihadisti e le loro irragionevoli e arbitrarie esecuzioni. La stabilizzazione della Libia resta una priorità assoluta della politica estera italiana”. Lo afferma Andrea Manciulli, deputato del Pd e presidente della delegazione italiana all’assemblea parlamentare della Nato.

“I due attivisti per i diritti umani, – continua Manciulli - sostenitori dell'ex generale Khalifa Haftar sono tra le prime vittime "ufficiali e dichiarate" di un sistema illegittimo, terrorista e criminale che ordina uccisioni di massa in pubblico con l'accusa di aver violato la legge islamica che i jihadisti travisano ed estremizzano. Va ricordato infatti che dieci giorni fa a Derna i jihadisti hanno votato la fedeltà al Califfato e hanno imposto la sharia. Questo sistema perverso a cui l’IS è arrivato va duramente denunciato così come va seriamente fermata l’avanzata dei jihadisti altrimenti la città di Derna, che è già un luogo noto come centro dei radicali jihadisti in Libia, ne diverrà presto l’avamposto e suo trampolino verso il resto della regione del Nord Africa e del Mediterraneo. Dobbiamo ricordarci che Derna era il crocevia dei jihadisti libici verso l’Iraq dopo il ritiro delle truppe americane, nonché di coloro che hanno riempito le file delle brigate che combattono nella guerra civile siriana. Non bisogna, quindi, consentire che la situazioni continui a degenerare senza freni e permettere che la Libia diventi zona d’insediamento dei terroristi. Il quadro è, poi, complicato dal fatto che la Corte Suprema libica ha dichiarato incostituzionale il parlamento riconosciuto a livello internazionale e ciò rischia di alimentare i disordini in un Paese totalmente allo sbando."

"A fine ottobre - aggiunge Manciulli- nell’ambito di un seminario dell’ISPI “Last chance for Libya”, ospitato dalla commissione Esteri della Camera, abbiamo ribadito la necessità che Unione Europea e Nazioni Unite cooperino per cercare una soluzione politica. Accogliamo quindi gli sforzi che sia l’Alto Rappresentante Federica Mogherini che il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni stanno compiendo con Bernardino Leon, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, per sensibilizzare la comunità internazionale a intraprendere un’iniziativa politica concreta e sostenibile in Libia per garantire il ripristino della pace e la stabilizzazione istituzionale del Paese fondata sui principi democratici".