• 22/12/2016

“Le dichiarazioni di soddisfazione sull’assistenza all’autonomia del presidente Maroni e dei suoi, che forse già pensano alla prossima campagna elettorale, suonano vuote”. Lo dichiara Elena Carnevali, deputata del Partito democratico.

“Infatti – spiega – l’emendamento della Regione Lombardia sulle competenze per l’assistenza all’autonomia e la comunicazione sensoriale è semplicemente  lapalissiano:  non fa che ribadire una norma già esistente. Per la precisione, si tratta della norma contenuta in un emendamento alle Legge di Stabilità 2016, da me presentato e approvato dal Parlamento. Lo Stato non ha mai avuto competenza diretta sull’assistenza all’autonomia e al trasporto. Tant'è vero che queste funzioni sono state esercitate dalle Province fino all'approvazione della Legge Delrio che ne ha rivisto le funzioni.  Per non lasciare margini di vaghezza a scapito del diritto allo studio degli alunni disabili fu previsto un emendamento alla Finanziaria: un contributo significativo di 70 milioni di euro fu stanziato con il mio emendamento, cresciuto quest'anno di 5 milioni di euro, sempre grazie a un intervento che porta la mia firma. Alla Regione Lombardia sono stati destinati circa 13,2 milioni di euro per il 2016 (e più ancora, in proporzione all'aumento del fondo, per il 2017), mentre 1,3 milioni di euro sono gli stanziamenti per la Provincia di Bergamo, sempre nel 2016”

“Sono due anni – continua - che l’assessore Massimo Garavaglia e la giunta Maroni provano a opporsi: prima ponendo dubbi sull’emendamento, poi allarmando e minando inutilmente la serenità degli alunni con disabilità e delle loro famiglie nel corso dell’approvazione delle Legge di Bilancio di quest’anno, annunciando falsamente che non erano previsti finanziamenti. La propaganda è un diritto legittimo se si basa su fatti veri, ma polemizzare inutilmente rischiando di compromettere il benessere delle persone con disabilità ci sembra francamente indecoroso. Mai in passato, e men che meno quando al governo c'erano Lega e Forza Italia, sono state stanziate tante risorse per il Welfare e per la disabilità come durante il Governo Renzi”.

“Mentre il presidente della Regione Lombardia Maroni e i suoi si esercitavano a fare della pura becera polemica, altre regioni legiferavano stabilendo modelli diversi: chi trattenendo queste competenze, chi scegliendo di delegare agli ambiti territoriali dei Piani di zona, chi alle Province. Il fatto è che la Giunta Maroni arriva con notevole ritardo. Questa, purtroppo, è l’unica vera notizia”, conclude.