• 30/11/2014

“Questa Legge stabilità va nella direzione di dare centralità al lavoro”. Lo ha dichiarato Maino Marchi, capogruppo Pd in Commissione Bilancio alla Camera, nelle dichiarazioni finali sul voto alla Legge di stabilità.

“Nel provvedimento – ha spiegato Marchi – c’è la scelta di tagliare il cuneo fiscale, cioè diminuire le tasse sul lavoro e sulle imprese, di 18 miliardi. Si interviene pesantemente sull’Irap, si riducono le tasse per i lavoratori, rendendo strutturali il bonus degli 80 euro. Stiamo cioè perseguendo con determinazione di far costare il lavoro stabile meno rispetto a quello flessibile”.

“Sono molti i tasselli – ha continuato il capogruppo Pd in Commissione Bilancio - che collegano la Legge di stabilità alle politiche per il lavoro. I due miliardi per gli ammortizzatori sociali sono uno di essi. Non ci sono mai stati tante risorse in una Legge di stabilità. Siamo vicini a raggiungere le risorse previste nella delega per il lavoro”.

“Il testo – ha proseguito Marchi – si collega alle altre riforme che il governo sta portando avanti, a partire da quella fiscale. In questo senso si registra un deciso passo avanti nella lotta all’evasione fiscale, con misure utili a un consistente recupero dell’evasione Iva. Ci sono poi misure importanti per la competitività, come l’allentamento del Patto di stabilità interno, e di rafforzamento delle politiche industriali, con rifinanziamento della Sabatini o le risorse per le attività aerospaziali”.

“Questa legge di stabilità è dunque espansiva e utilizza la flessibilità all’interno delle regole europee. Per l’Italia che fa le riforme è la condizione migliore per dare forza alla nostra battaglia in Europa per cambiare le politiche europee per dare forza alla ripresa”, ha concluso Maino Marchi.