• 22/01/2016

Discussa interrogazione alla Camera

“La risposta del sottosegretario Massimo Cassano alla nostra interpellanza è del tutto insoddisfacente e non adeguata alla gravità dei fatti accaduti presso lo stabilimento della Lyondell Basell a Ferrara. Il licenziamento del rappresentante sindacale Luca Fiorini è molto grave e va ben oltre la vicenda personale coinvolgendo il diritto all’agibilità sindacale dei lavoratori“. Lo dicono Paola Boldrini e Patrizia Maestri deputate del Pd che hanno presentato l’interrogazione firmata anche dal collega dem Alessandro Bratti discussa stamani nell’Aula di Montecitorio alla quale ha risposto il sottosegretario al ministero del Lavoro, Massimo Cassano.

“In questo memento di tensioni e disagio per quello che accade nella chimica italiana – proseguono le deputate dem – il licenziamento di Fiorini non contribuisce certo a rasserenare il clima; ci sembra, piuttosto, che l’azienda abbia voluto dare un segnale. Il sottosegretario Cassano non ha dato poi nessuna rassicurazione sul mantenimento dello stabilimento a Ferrara dove sono occupati, in attività di ricerca e produzione, 800 dipendenti; il 45 per cento di questi lavoratori sono impegnati nell'ambito del centro ricerche “G. Natta” uno dei più importanti a livello mondiale, vero e proprio gioiello dell’industria chimica italiana. La preoccupazione maggiore è quella che l’azienda voglia disinvestire e abbandonare progressivamente il sito di Ferrara con la conseguente perdita di occupati nel settore chimico, compreso tutto l'indotto. L’auspicio è che il clima si rassereni e che il licenziamento del delegato sindacale venga revocato; di pari passo, continueremo a chiedere al Mise quali piani di sviluppo intenda perseguire sulle problematiche legate alla produzione della chimica, non solo nel territorio ferrarese ma in tutto il paese, perché non si può rinunciare alla chimica italiana, tanto meno alla chimica verde che rappresenta il futuro industriale dell’Italia”.