• 19/03/2014

Non preoccupatevi, non ci sono scontrini da giustificare

“Alcuni deputati del Movimento 5 Stelle remano contro l’istituzione della Commissione d’inchiesta sul Caso Moro. Non smentiscono così il loro ruolo di guastatori, dando prova di avere una visione piccola e miope della storia d’Italia”.

Lo afferma il vicepresidente dei deputati del Pd, Gero Grassi, tra i promotori dell’iniziativa parlamentare tesa a ricostruire alcuni buchi neri intorno ai 55 giorni che cambiarono il corso degli eventi nel nostro paese.

Grassi spiega che “gli emendamenti presentati da alcuni deputati M5S alla proposta di legge all’esame in questi giorni dell’Aula di Montecitorio chiedono la riduzione del tempo di attività previsto per la Commissione, del numero dei suoi componenti e del già minimo budget di spesa e pretendono poi che l’organismo d’inchiesta si avvalga di personale esterno solo a titolo gratuito. Il paradosso è che in Aula, durante la discussione, il collega M5S Cozzolino ha detto che la verità del Caso Moro non è stata ricostruita ma che non si può dare alcun credito alla Commissione che, a suo dire, sarà sono nuova occasione di ‘spartizione di posti’. Visto che non si comprende affatto il beneficio materiale della partecipazione alla Commissione - non è previsto nessun gettone di presenza - ci chiediamo se, per caso, non siano proprio loro ad avere difficoltà ad indicare i loro membri – come accade, ad esempio, per la Commissione Ecomafie. Vorremmo in ogni caso rassicurarli sul fatto che, viste le scarse risorse a disposizione, i suoi componenti non avranno scontrini fiscali da giustificare”.