• 02/01/2017

"Il nuovo codice di comportamento per gli amministratori del Movimento 5 Stelle in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie è una sconfessione del giustizialismo giacobino che ha sempre caratterizzato i pentastellati: Grillo si scopre garantista per convenienza". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Vanna Iori. "La presunzione d'innocenza è un principio che vale sempre, non a corrente alterna: i 5 Stelle ci arrivano solo ora e viene da pensare che questa svolta, attendista e garantista, risponda a logiche legate alle vicende che ultimamente hanno riguardato alcuni esponenti del Movimento", prosegue Iori. "In altre parole: ora che anche tra i 5 Stelle ci sono indagati e inquisiti, ecco che come per magia si scopre il garantismo", aggiunge. "Un garantismo, tra l'altro, camuffato, dato che lo stesso codice lascia a Grillo il ruolo di garante e dà vita a un sistema giudiziario interno dove a decidere è sempre un gruppo ristretto di persone, non certo quel popolo di cui i 5 Stelle si proclamano paladini", conclude la deputata del Pd.