• 12/10/2016

Fa piacere che anche il M5S, con le ultime dichiarazioni dell'On. Di Maio si sia finalmente accorto, con colpevole ed incomprensibile ritardo, che esistono anche molti italiani residenti all'estero e che il fenomeno dell'emigrazione verso l'estero dei nostri giovani si sia confermato negli ultimi mesi massiccio e costante.

È triste, però, notare come i nostri connazionali all'estero, di vecchia e nuova emigrazione, vengano strumentalmente e solamente usati per portare avanti sterili polemiche contro il Governo Renzi. La quasi nulla considerazione dedicata agli italiani all'estero dal Movimento 5 Stelle è, d'altra parte, evidente dall'analisi della altrettanto inesistente attività parlamentare dei grillini riguardo alle loro problematiche. Nemmeno una parola, un esempio per tutti, abbiamo sentito per esprimere vicinanza e preoccupazione verso i tanti giovani che vivono e lavorano nel Regno Unito nei momenti difficili seguiti alla Brexit. Milioni di connazionali, lontani dalla propria terra, trasformati da Di Maio in carne da macello per una opportunistica lotta per la conquista del potere fine a se stessa.

Non stupisce che dalle ultime dichiarazioni, infatti, non emerga alcuna indicazione su misure alternative da attuare per limitare tale fenomeno o invertire la tendenza, nel periodo in cui l'esecutivo Renzi ha, invece, già raggiunto importanti risultati in merito, tra le quali l'introduzione di agevolazioni fiscali per i professionisti che vogliono rientrare in Italia e agevolando l'arrivo di importanti investimenti italiani e stranieri con l'obiettivo della creazione di molti nuovi posti di lavoro in territorio italiano. 

Gli italiani all'estero meritano la massima attenzione e politiche precise per supportare la loro vita fuori dall'Italia e, se vorranno, facilitare il loro ritorno. Non hanno, di certo, bisogno di essere usati in una battaglia politica che esula dalle difficoltà che devono affrontare ogni giorno.

Lo afferma Alessio Tacconi, deputato del Pd in commissione Esteri della Camera.