• 18/11/2014

Il Presidente dell’Intergruppo per lo Sviluppo della Montagna il deputato Pd Enrico Borghi scrive ai ministri degli Affari Esteri, Gentiloni, e dell’Ambiente, Galletti, e al sottosegretario Delrio perché si facciano portavoce, durante la Conferenza degli Stakeholder, organizzata a Milano il primo e il 2 dicembre, e alla quale rappresenteranno il Governo italiano, delle istanze emerse nel corso del seminario organizzato alla Camera il 12 novembre scorso dall’Intergruppo in collaborazione con il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del MEF.

Contestualmente, sono stati informati di quanto discusso nel corso della serata anche i ministri degli Affari Sociali, Lanzetta, e il Presidente della Regione Piemonte Chiamparino. “La questione che maggiormente preoccupa i parlamentari - spiega Borghi - è quella delle risorse. Le strategie macroregionali sono sostenute dagli stanziamenti regionali degli Stati membri a valere sulla politica di coesione. La riforma della politica di coesione per il 2014-2020 promuove l’approccio macroregionale e semplifica l'interazione di diversi fondi europei tra diversi paesi e nell'ambito di diversi progetti.

Tale meccanismo, di certo virtuoso nell’agevolare la cooperazione, pone una serie di questioni relative al ruolo delle Regioni e alla loro capacità di utilizzare autonomamente quelle risorse. Preoccupa inoltre il rischio di creare una situazione disomogenea sul territorio. Altro punto dirimente sul quale la questione è ancora aperta riguarda la perimetrazione dei confini della strategia macroregionale alpina”.

I parlamentari dell’Intergruppo concordano con la “Risoluzione Berlinghieri” approvata all’unanimità dalla Camera lo scorso 22 ottobre, sottoscritta anche dal Presidente Borghi, e che impegna il Governo ad includere in via principale i territori alpini italiani, come delimitati dalla Convenzione delle Alpi del 1991, in coerenza con l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Le lettere, oltre ad impegnare i rappresentanti del Governo e delle Regioni, si concludono con la richiesta di una specifica audizione presso l’Intergruppo.