• 29/05/2015

“Il riconoscimento in sede Ue del nostro manufatturiero come strumento prioritario per abbattere la diffusione sempre più invasiva del fenomeno della contraffazione”. Lo auspica la deputata Pd Susanna Cenni, della commissione parlamentare di indagine contro la Contraffazione, a proposito dei negoziati sull’etichettatura ‘ Made in’ , in stallo a causa di un’intesa che non arriva tra gli Stati membri del Consiglio Ue .

“Si deve – continua Cenni - assolutamente raggiungere un accordo. Il secondo Paese industriale d'Europa – spiega - ha il dovere di proteggere il proprio manifatturiero, una grande ricchezza per il nostro paese in termini di ricaduta economica e occupazionale. L’obbligo dell’etichettatura dei prodotti è sicuramente una delle strada da intraprendere, non più procrastinabile. Ne è ben consapevole il nostro governo che sta lavorando in questa direzione con molta determinazione e le dichiarazioni del viceministro dello Sviluppo economico Calenda, il quale ha precisato che il negoziato è ancora aperto, ci fanno ben sperare su un esito positivo” .