• 05/11/2015

I nostri criteri anti-bavaglio: difendere rilevanza pubblica delle notizie, tutelare i fatti privati

“Solidarietà” ai 93 cronisti denunciati da un gruppo di avvocati di alcuni imputati nel processo Mafia Capitale è stata espressa dal Responsabile Giustizia del Pd, David Ermini, il quale spiega che “il ricorso massiccio alla querela contro quei giornalisti, che pare essere stato utilizzato in questo caso, è preoccupante. I giornalisti devono poter fare liberamente il loro mestiere, e devono essere tutelati nella loro professione”. “La vicenda dei giornalisti che seguono Mafia Capitale – spiega Ermini – non c’entra affatto con la riforma delle intercettazione: chi lega le due cose sbaglia di grosso. Ricordo che noi abbiamo votato una delega – che ancora deve essere approvata dal Senato – affinché il governo riordini la materia delle intercettazioni secondo due principi guida: tutelare la rilevanza pubblica delle notizie e, al contempo, la riservatezza dei fatti privati raccolti durante le intercettazioni ma che non sono attinenti alle indagini. Questi sono i nostri criteri anti-bavaglio. Vediamo quello che proporrà il governo, ma so di certo che il ministro Orlando è un garante del ‘tasso di democrazia’ degli interventi sull’intero sistema giudiziario”.