• 23/07/2015

“L'interdittiva emessa nei confronti della Nico.Fer srl conferma l'allarme che abbiamo lanciato sulle infiltrazioni mafiose a Verona. Durante la visita della Commissione Antimafia, fatto non casuale, sono emersi la presenza di famiglie di riferimento della 'ndrangheta che hanno incontrato anche amministratori pubblici del Comune di Verona nonché il fatto che imprenditori veronesi si incontravano con mafiosi per accreditarsi sul territorio come punto di riferimento. Altre imprese locali sono state sequestrate perché gestite da persone affiliate alla ndrangheta. Si conferma, quindi, l'impianto dell'indagine "Aemilia" ed in particolare la ramificazione della malavita attraverso l'economia. Anche la nostra.  E che dire della conferma del Ministro Alfano che ad una nostra interrogazione ha risposto che: “..le indagini hanno messo in luce la presenza della ndrangheta nella provincia di Verona”? Un pericolo che in tanti hanno sottovalutato. Anzi, anche criticato. Tosi, ad esempio, ancora non ha chiesto scusa ai Carabinieri che ha accusato di diffondere fango sulla città. Grazie a loro, invece, e' stata scoperta una fitta rete criminale che ha provato a ramificarsi anche qui a Verona. Da qui la necessità di incontrare amministratori pubblici. Su questi rapporti serve fare un focus. Sono stati accertati interessi su alcuni dossier urbanistici del capoluogo e tra questi risulta anche interessato Moreno Nicolis, già arrestato e titolare della Nico.Fer. Srl. Non tutto è' stato ancora chiarito.  Avevamo ragione. Contro le imprese che si sono macchiate di contatti con la malavita non c'è valutazione che tenga: vanno interdette e basta. Questo chiedevamo con l'interrogazione, sia per la Nico.Fer srl sia per Soveco spa, Gri.Ka costruzioni srl, Tranz.Veicom. Srl, Veronatransport srl e Italspeedy logistic srl, nella Nico. Fer srl. L'interdittiva e' la migliore risposta che lo Stato può dare. Il Prefetto ha ben interpretato il diffuso sentimento di contrasto alle infiltrazioni. Adesso tocca alle Istituzioni locali. Ogni dubbio sia esposto nelle sedi deputate. Stupisce che finora siano intervenuti solo parlamentari e nessuna azione risulta da parte degli Enti, in primis il Comune di Verona”.

Così Alessandro Naccarato e Vincenzo D'Arienzo, deputati del Pd.