• 15/02/2019

“Rafforzare in termini di uomini e mezzi i presidi delle forze dell’ordine presenti nel Metapontino nonché per giungere in tempi rapidi alla apertura della attesa caserma dei carabinieri in Scanzano Jonico”. Lo chiede Nicola Pellicani, deputato del Partito democratico, con un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Interno.

“Nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 febbraio – spiega - un incendio ha distrutto circa duemila cassette in plastica per la raccolta della frutta di un’azienda agricola in territorio del Comune di Scanzano Jonico (Matera). Secondo quanto riportato dagli organi di informazione in base alle relazioni dei Vigili del Fuoco, sarebbe accreditata l’ipotesi di una natura dolosa dell’incendio. E ciò desta particolare preoccupazione. Gli inquirenti non escludono alcuna pista, neanche quella della criminalità organizzata o del racket. Circa una settimana fa la zona è stata interessata da una vasta operazione delle forze dell’ordine denominata ‘Centouno’, che ha portato a 21 provvedimenti cautelari con gravi ipotesi di reato per le persone coinvolte. Si è trattato, di fatto, della prosecuzione dell’operazione scattata a ottobre, che aveva portato a 25 provvedimenti cautelari, molti dei quali a carico degli stessi soggetti poi raggiunti dalle ordinanze nell’operazione ‘Centouno’. A metà gennaio i carabinieri appartenenti al Comando provinciale di Matera, al Nucleo ispettorato del lavoro e alla Compagnia di Policoro, avevano posto in essere un’altra operazione, finalizzata a contrastare il fenomeno del caporalato. La relazione semestrale della Dia ha posto in evidenza il rischio di consolidamento di organizzazioni criminali proprio lungo la fascia jonica metapontina”.

“Scanzano Jonico cittadina di quasi 8 mila abitanti al momento risulta essere priva di qualsiasi presidio di sicurezza mancando anche della caserma dei carabinieri. Amministratori locali, forze politiche economiche e sociali chiedono da tempo risposte in materia di sicurezza per assicurare un maggiore e più efficace controllo del territorio e contrastare le azioni criminali portate a danno del tessuto produttivo”, conclude.