• 17/12/2014

"Troviamo stucchevole la propensione del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro a rilasciare interviste quotidiane sul possibile scioglimento del Comune di Roma, quando dovrebbe, per senso di responsabilità, chiarire a tutti i cittadini qual è stato il suo ruolo durante gli anni dell'amministrazione Alemanno in materia di gestione della cosiddetta ‘emergenza rom’, oltre alla gestione e dovere di controllo su gare d'appalto e gestione dei centri dedicati all'accoglienza dei rifugiati". Lo dichiara Khalid Chaouki, deputato Pd e Coordinatore dell'Intergruppo parlamentare immigrazione.

"Ricordiamo, per chi avesse perso la memoria - prosegue Chaouki - che il Prefetto Pecoraro venne nominato dal Governo Berlusconi il 30 maggio 2008 Commissario delegato per il superamento dell'emergenza Rom per la regione Lazio e la città di Roma. Una gestione secondo procedure d'emergenza, concordata con l'allora ministro dell'interno Roberto Maroni e il sindaco Gianni Alemanno, in deroga a tutte le procedure ordinarie e successivamente bocciata nel suo complesso da una sentenza del Consiglio di Stato per ‘carenza dei presupposti di fatto idonei a legittimare una declaratoria di emergenza’".

"Invece di ergersi a castigatore pubblico del sindaco Ignazio Marino, vero argine a Mafia Capitale come emerso dalle intercettazioni - conclude Chaouki - il Prefetto di Roma farebbe bene a lavorare in silenzio nella sua importante opera di verifica interna al Campidoglio e magari anche a spiegarci come sia potuto accadere che durante la sua gestione siano potute verificarsi speculazioni milionarie gestite da bande criminali e mafiose ai danni della dignità di rom, rifugiati e tutti i cittadini romani".