• 15/10/2015

"C'è da rimanere allibiti di fronte al fatto che una persona dotata di elevate responsabilità istituzionali come il Vice Presidente della Camera, onorevole Luigi di Maio, non trovi nulla di meglio che lanciarsi in una incredibile operazione di sciacallaggio e di strumentalizzazione in queste ore di maltempo e di vittime che purtroppo si stanno contando. Una carica istituzionale dovrebbe sapere che dall’istituzione di #italiasicura, istituita nel maggio 2014, come Struttura di missione della Presidenza del Consiglio, le risorse stanziate dal governo per le opere strutturali per la prevenzione del rischio idrogeologico ammontano a 754 milioni di euro (654 milioni per gli interventi e 100 milioni per un Fondo di progettazione, particolarmente utile in un Paese in cui i progetti sono per larga parte ancora in fase preliminare).  Questi fondi saranno ripartiti nei vari anni secondo il tiraggio economico e finanziario dei lavori, ma sono disponibili già oggi e sostengono l’avvio dei cantieri per 33 importanti interventi dei 132 previsti dal Piano Aree Metropolitane del valore complessivo di 1.3 milioni di euro. Per la seconda tranche, da 600 milioni si sta lavorando per ottenere l’assegnazione entro l’anno. E il governo è anche al lavoro per un intervento specifico per il dissesto nelle aree montane. In tutta Italia e con riferimento ai vecchi stanziamenti del periodo 2000-2010, dall’avvio dell’azione di #Italiasicura, sono stati avviati 642 cantieri per 1075 milioni, anche grazie al il modello di azione messo in campo dalla struttura di missione del governo, fatto di semplificazione della governance e delle procedure, di controllo costante del territorio e di collaborazione con tutte le strutture e amministrazioni regionali competenti, con il Presidente di Regione Commissario di Governo, sburocratizzando e velocizzando procedure ereditate dal passato. Il governo inoltre sta puntando ad aggiungere ai 1300 milioni del Piano stralcio già varato altri 7 miliardi per i prossimi cinque anni. In tutto circa 8.3 miliardi che rappresenta, all’incirca, la cifra programmata dai precedenti Governi in 15 anni sul dissesto idrogeologico. Un piano che, prevedendo un’occupazione diretta indiretta e indotta di circa 20 mila unità per miliardo, è in grado di attivare circa 160 mila occupati distribuiti ovviamente nell’arco del periodo di realizzazione.  E' il momento di mettere fine a queste azioni di disinformazione e di inutili forzature, e assumersi ognuno la propria quota di responsabilità, alla luce anche del monito oggi lanciato da Ban Ki Moon (a proposito, dov'era nella circostanza il vicepresidente Di Maio? Forse fuori dall'aula come la stragrande maggior parte dei suoi colleghi di partito?)che ci ha ricordato come il mutamento climatico sia la questione decisiva per l'intera umanità, per la quale -aggiungiamo- vi è la necessità di responsabilità e di capacità di governo e non di misere speculazioni".

Lo dichiara Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente della Camera