• 08/11/2018

“Le valutazioni sull’Italia contenute nelle Previsioni economiche di autunno della Commissione europea confermano le forti preoccupazioni espresse dal Pd in queste settimane, quanto ai rischi per la stabilità economico-finanziaria dell’Italia derivanti dalla manovra di bilancio presentata dal Governo. Le misure previste dall’esecutivo rischiano di far innalzare il deficit nominale al 2,9% il prossimo anno e al 3,1% nel 2020. Tutto ciò provocherà non solo un aumento sensibile del debito pubblico del Paese e il rischio di un posizionamento dello spread su livelli insostenibili, ma anche e soprattutto la certezza dell’apertura di una procedura di infrazione che potrebbe portare sanzioni fino allo 0,5% del Pil e forti tagli di risorse Ue”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee.

“Mentre i governi Renzi-Gentiloni - aggiunge De Luca - hanno utilizzato al meglio le risorse europee per finanziare politiche di crescita, sviluppo, investimenti ed occupazione, l’esecutivo Conte sta ottenendo in soli 5 mesi un vero e proprio record. Da un lato, ha provocato perdite del valore dei risparmi delle famiglie e imprese italiane per circa 193 miliardi di euro, ed ha riportato il livello di disoccupazione al 10,1% e di disoccupazione giovanile al 31,6%. Dall’altro, sta mettendo a rischio i finanziamenti Bei e le risorse dei fondi strutturali Ue, con il rischio di un crollo della nostra stabilità economico-finanziaria e della possibilità di attuare in futuro politiche di sviluppo e coesione con finanziamenti dell’Unione. Il governo M5s-Lega - conclude il deputato Dem - si fermi, instauri un dialogo serio e responsabile con l’Ue, e modifichi da subito la Legge di Bilancio per il bene e per il futuro del nostro Paese”.

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