• 30/10/2015

"Le parole pronunciate a Torino dal presidente della Repubblica, davanti ai mille sindaci che hanno partecipato al Congresso dell'Anci, sono importantissime per tutti gli amministratori, in particolare per quelli dei piccoli Comuni ".

Così l'on. Enrico Borghi, presidente nazionale dell'Uncem e presidente dell'Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, a pochi minuti dalla conclusione dell'intervento del presidente Mattarella al Lingotto di Torino.

"Le parole del Presidente devono guidare un nuovo percorso politico e istituzionale nel quale i piccoli enti, il territorio montano, le aree interne del Paese - afferma l'on. Borghi – devono tornare a essere centrali. Esprimo, a nome dell'Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, particolare apprezzamento per quanto è stato detto oggi. Mattarella, in fondo, ci invita a guardare alla nostra Costituzione, anche a quell'articolo 44 che pone l'attenzione sulla montagna, troppo spesso e per troppo tempo dimenticata. I processi aggregativi dei Comuni, nelle Unioni, devono essere incentivati e il Parlamento dovrà fare la sua parte. Servirà una profonda e attenta riflessione sulle parole del Presidente - prosegue Borghi - anche nelle Regioni. Nessun freno ai processi aggregativi in essere, piuttosto incentivi per chi sta lavorando meglio e da più tempo". E sul divario digitale Borghi aggiunge: "Quanto Mattarella ha detto sul digital divide dovrà orientare le scelte che a livello nazionale e locale si faranno - conclude il presidente Uncem - Comunicazione e mobilità costituiscono condizioni basilari, non soltanto per lo sviluppo, ma anche per l'effettiva cittadinanza. Sono certo che i sindaci, tutte le donne e gli uomini impegnati nelle istituzioni, sui territori, sapranno fare la loro parte".