• 04/02/2015

“La elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica fa riemergere con forza il pensiero e l'azione umana e politica di Aldo Moro. La lezione del presidente della Dc sulla sacralità della persona, sul rispetto della Costituzione, sulla esaltazione del no alla guerra e sulla riaffermazione di diritti umani è l’essenza del discorso del neo Capo dello Stato. Mi piace ricordare una affermazione del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Sergio Mattarella nel 1999: ‘Sul caso Moro ci siamo accontentati della verità giudiziaria. Ci siamo fermati lì, invece si può e si deve cercare ancora. Ci sono ex brigatisti irriducibili, altri oggi in libertà che verosimilmente sanno e non dicono, che potrebbero far luce sui giorni del rapimento e invece non parlano. Ma non ci fermeremo. Perché ritengo che non saremo davvero padroni del nostro Paese finché non riusciremo a capire per intero le ragioni della morte di Moro’. La verità è libertà e è rivoluzionaria: serve ai posteri non per consumare vendette, ma per fare giustizia. Il nostro impegno come Commissione parlamentare prosegue con molto ottimismo, confortati proprio dalle parole del nuovo Capo dello Stato”.

Così Gero Grassi, vicepresidente dei Deputati del Pd e componente della Commissione d’Inchiesta sul sequestro e la morte di Aldo Moro.