• 19/10/2016

Presentata una interrogazione delle deputate Tidei e Zampa

Il caso Med Nuce, la televisione privata satellitare curda spenta lo scorso 3 ottobre da Eutelsat, società francese proprietaria dei satelliti, arriva in parlamento. Con una interrogazione parlamentare le deputate del Pd Marietta Tidei, prima firmataria, e Sandra Zampa chiedono al governo di fare chiarezza su una vicenda che tocca una emittente televisiva con sede operativa in Belgio ma giuridicamente italiana. Nel testo depositato alla Camera si chiede infatti espressamente al Governo “come intenda adoperarsi, per quanto di competenza per favorire una soluzione che porti al ripristino della libertà di stampa e di espressione che sembrano essere state negate ad una emittente televisiva privata satellitare, con sede legale nel nostro Paese”. Allo stato peraltro Med Nuce risulta “essere in regola – si legge sempre nel testo – sia con le autorizzazioni che con i pagamenti”.

L’ipotesi che sembra più plausibile è che questo oscuramento sia stato ordinato per motivi politici e che si collochi dentro una più vasta azione di repressione della libertà di stampa in Turchia che ha interessato canali televisivi, stazioni radiofoniche, quotidiani, periodici e decine di giornalisti. E’ la seconda volta in pochi giorni che il Partito Democratico solleva, nelle sedi istituzionali, la questione dei diritti civili in Turchia e della loro concreta agibilità. Già nelle scorse settimane era stata presentata una risoluzione, prima firmataria Sandra Zampa insieme a oltre venti colleghi del PD, per impegnare il governo “a porre in essere ogni iniziativa sul piano internazionale al fine di persuadere il Governo turco a ripristinare lo stato di diritto, la libertà di stampa e di opinione, il rispetto dei diritti umani ed, in particolare, dei diritti delle donne e dei minori, oltre alle condizioni minime di agibilità politica per le opposizioni”.