• 10/06/2016

In tempi di intolleranza razziale e protagonismo di gruppi neofascisti, non si può proprio comprendere scelta de Il Giornale

“La mia prima domanda è: perché?". Così Emanuele Fiano, deputato del Pd, commenta la scelta di allegare il Mein Kampf a "Il Giornale".  “E’ incomprensibile – spiega - il motivo per cui un quotidiano nazionale senta il bisogno di pubblicare la summa ideologica del più grande criminale contro l’umanità. Forse io non sono obiettivo, dato che Hitler è il responsabile dello sterminio di 11 miei parenti di sangue, tutto il ramo paterno della mia famiglia. Ma, distaccandomi per un momento dalla vicenda personale, io credo che si possa affermare che non c’è nessuna giustificazione possibile che possa perdonare la diffusione del libello nazista. Tanto più in tempi di intolleranza razziale e crescita di inquietanti gruppi neofascisti in tutta Europa, fatto che ha portato il Parlamento, proprio in queste ore, ad approvare una legge sull’aggravante di negazionismo per i vari reati di discriminazione già presenti nel nostro ordinamento. Si può sempre scegliere se giudicare la propria azione sotto il profilo delle copie vendute di un giornale o per il contributo alla crescita civile e culturale di una collettività. Io non ho dubbi: la pubblicazione del testo di Hitler è una offesa a chi ha subito la violenza nazifascista. Io  il Mein Kampf non lo avrei pubblicato”.