• 29/06/2016

“La tendopoli che accoglie i braccianti extracomunitari impegnati nella raccolta delle arance nelle campagne fra San Ferdinando e Rosarno sarà riorganizzata con interventi di bonifica e messa in sicurezza e, in prospettiva, smantellata per una graduale integrazione dei migranti nel tessuto sociale tramite soluzioni abitative. L'ha annunciato il ministro Alfano rispondendo oggi in aula a una mia interrogazione sulle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere i lavoratori stagionali nella piana di Gioia Tauro, mai risolta nonostante sia nota da tempo, e nuovamente emersa nelle cronache nazionali a seguito dell'uccisione di un bracciante ghanese il mese scorso. E' positivo l'impegno assunto oggi dal ministro, sia per quanto riguarda le soluzioni abitative che sul fronte del contrasto al fenomeno del lavoro nero e del caporalato. È bene che le istituzioni nazionali, regionali e locali siano tutte coinvolte e agiscano in una logica di sistema. Ma bisogna fare presto, perché non è ammissibile che in un paese civile ci siano persone costrette a vivere in condizioni tali da vedersi negati i diritti più elementari e la stessa dignità, così come non possiamo accettare che un pezzo della nostra economia si regga sul ricatto del lavoro nero e del caporalato. Tutto questo è un vulnus ai nostri valori costituzionali, ma anche una minaccia alla convivenza civile. Garantire diritti, sicurezza e condizioni di vita dignitose a questi lavoratori stranieri significa anche prevenire le tensioni sociali e garantire sicurezza e qualità di vita alle nostre comunità”.

Così il deputato democratico Paolo beni dopo il question time di oggi alla Camera con il ministro Alfano.