• 03/05/2016

"I dati resi noti da Eurostat sul dramma dei minori non accompagnati impongono specifiche strategie di carattere socio-educativo nelle misure di accoglienza perché i numeri, inesorabilmente, continuano ad aumentare. Un inserimento efficace deve predisporsi a costruire la presenza dei cittadini di domani, partecipi e responsabili nell'accogliere e sostenere i bambini che arrivano oggi in Europa per sfuggire a guerre, violenze e povertà". Lo dichiara, inuna nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori "Occorre cioè una strategia compiuta, sia a livello nazionale che europeo, che individui strumenti per migliorare e completare il lavoro che viene fatto grazie alle tante associazioni e ong e alle strutture di accoglienza presenti sul nostro territorio", spiega Iori. "Solamente l'anno scorso sono arrivati 90mila bambini soli in Europa: il 14% di loro non supera i 14 anni e ha perciò bisogno di un'assistenza a 360 gradi in grado di favorire il reinserimento nella nuova società", prosegue Iori. "La logica emergenziale è importante perchè gli sbarchi e gli arrivi procedono in modo continuo, ma occorre integrarla con una strategia lungimirante e di lungo periodo", aggiunge. "L'Europa non si sottragga a questo impegno: i minori non accompagnati sono soggetti fragili, che hanno bisogno di cura e di attenzioni: se non lo si fa, il rischio è di renderli nuove vittime, questa volta del racket, del lavoro nero e della prostituzione e spingerli alla marginalità sociale", conclude Iori.