• 10/05/2017

Le generalizzazioni sulle Ong fanno male al lavoro di tanti volontari che ogni giorno, anche oggi, si adoperano per salvare le vite in mare e per affrontare le cause strutturali delle migrazioni. Per questo l'iniziativa assunta oggi da AOI e del Forum del Terzo Settore #OngATestaAlta aiuta a fare chiarezza: le Ong sono una cosa ben  diversa dai sospetti e dalle ipotesi di pre-indagini emerse nelle polemiche di questi giorni e tanto più dalle strumentalizzazioni che alcune forze politiche non hanno esitato a fare. Sono storie, impegno quotidiano, valori, una bella testimonianza italiana di servizio che ci aiuta a costruire un Paese più accogliente e aperto. 

In queste settimane c'è stata una cattiva politica che ha favorito un racconto confuso e pieno di falsità per screditare tutto questo. Bisogna pretendere che emerga, se dovesse esserci, la verità processuale proprio per contrastare queste cattive narrazioni. Lo dobbiamo soprattutto al lavoro che le Ong fanno ogni giorno sul fronte dei salvataggi in mare, della cooperazione internazionale e della accoglienza in Italia. E dobbiamo pretendere che emerga la verità attraverso i dati processuali, e non i sospetti perché non è tollerabile che di fronte alle tantissime sfide della gestione migratoria il nostro Paese sia fermo a un dibattito sui viaggi in mare. Non si può pensare che la questione migratoria sia riassumibile in un comandante messo sotto inchiesta a Trapani per una operazione svolta in modo non corretto. C'è da impegnarsi su molti più fronti dalle cause strutturali delle migrazioni alle tante domande aperte sul fronte della accoglienza. Per fare questo, servirà rafforzare la collaborazione tra una politica che non vuole essere demagogica e le organizzazioni non governative e i media. Non c’è quindi nessun bisogno di nuove leggi, semmai dobbiamo impegnarci per dare attuazione alla legge 125 del 2014 che prescrive adempimenti che ancora il governo deve mettere in opera per il pieno riconoscimento di tutte le Ong. Respingiamo, invece, in maniera netta la proposta del M5s di mettere la polizia sulle navi che soccorrono i migranti e la consideriamo molto grave perché metterebbe a rischio l’indipendenza e il carattere di intervento umanitario proprio delle Ong.

Lo affermano Lia Quartapelle e Sandra Zampa, rispettivamente capogruppo Pd e deputata Pd in commissione Esteri della Camera, intervenute oggi alla conferenza stampa organizzata dalla rete di Ong  dell'Aoi (Associazione organizzazioni italiane di cooperazione), insieme al Forum del Terzo Settore.

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