• 21/09/2015

“La nuova legge sul turismo approvata dal consiglio regionale della Lombardia viola il diritto costituzionale di asilo, il diritto all’uguaglianza e alla libera concorrenza tra aziende alberghiere, e gli accordi di coordinamento nazionale finalizzati all’ospitalità del personale di sicurezza fuori sede”. Lo segnala ai ministri dell’Interno Angelino Alfano e allo Sviluppo economico Federica Guidi, con un’interrogazione scritta in commissione, depositata oggi, il deputato Pd, membro della commissione Attività produttive, Vinicio Peluffo, chiedendo loro di impugnare la legge.

“Infatti la potestà normativa delle Regioni in materia di turismo – spiega Peluffo - incontra dei limiti nelle leggi statali di principio e di coordinamento, oltre che nelle discipline di esclusiva competenza legislativa statale come il diritto privato, il diritto penale e le norme giurisdizionali”.

“E la formulazione attuale della legge (con l’accesso ai bandi di finanziamento regionale concesso solo a residence e alberghi il cui fatturato derivi ‘integralmente dall'attività turistica’) ad esempio penalizza quanti danno accoglienza ai richiedenti asilo in maniera volontaria, scoraggiando gli albergatori lombardi che volessero mettersi a disposizione volontariamente per iniziative di accoglienza, e configurando così una violazione del diritto di asilo riconosciuto dai commi 2 e 3 dell’articolo 10 della Costituzione”, conclude Vinicio Peluffo.