• 28/10/2015

La vice presidente della Camera: crescita ed equità, a questo punta l’Italia, a questo dovrebbe puntare l’Europa

“Mentre la Banca Mondiale fa salire all'Italia ben 11 posizioni sulla graduatoria della competitività, indicando le riforme fatte come il fattore che consente al nostro Paese di migliorare sensibilmente, ieri abbiamo ottenuto un altro risultato a livello comunitario. Le aperture da parte di Juncker sulla flessibilità di bilancio per quei Paesi che più di altri si fanno carico di chi fugge da fame e da guerre rispondono ad una richiesta precisa del Governo italiano. Davanti a chi costruisce barriere, di cemento e di filo spinato, l’Italia è orgogliosa di salvare vite umane. Ma se l’obiettivo è condiviso, non può esserci in Europa chi, pur beneficiando dell'appartenenza all'Unione, non assume la sua parte di responsabilità”.

Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni.

“La maggiore flessibilità che il nostro Paese potrà utilizzare per il particolare sforzo, anche finanziario, che abbiamo sostenuto e sosteniamo per affrontare l'emergenza profughi - continua - consentirà al Governo di aiutare i pensionati con assegni più bassi e di anticipare la riduzione delle tasse per le imprese, alimentando così la fiducia del sistema economico che, come dice l'Istat, è tornata a crescere a livelli pre-crisi”.

“I 3,3 miliardi aggiuntivi devono andare nella direzione già presa dalla manovra: crescita ed equità – conclude - E’ questo a cui punta l’Italia, a questo dovrebbe puntare l’Europa”.