• 27/01/2015

“Non conosciamo nei dettagli una vicenda così delicata e complessa che ha attraversato vari tribunali italiani fino ad arrivare a Strasburgo. E’ evidente che la Corte europea si è divisa ed è incredibile che il sistema di norme che noi abbiamo non sia stato sufficiente a tutelare i diritti del bambino. Ci auguriamo che il Parlamento torni a discutere quanto prima di tutti gli aspetti chiamati in causa da questa vicenda: genitorialità non biologica, adozioni nazionali ed internazionali, criteri dell’affidamento e di allontanamento e delle norme nazionali ed internazionali per garantire di perseguire nel miglior modo possibile il “principio del maggior interesse del minore”.

Lo dichiara Vanna Iori, deputata Pd e membro della commissione parlamentare sull’Infanzia.