• 16/06/2015

"Per la seconda volta in tre anni il Pakistan ha disposto la chiusura degli uffici di Save the Children, ordinando allo staff della Ong di lasciare il Paese entro 15 giorni: è l'ennesimo atto di intimidazione nei confronti degli operatori umanitari che in più contesti diventano bersaglio di politiche ispirate a principi antidemocratici". Lo dichiara, deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori.

"Ancora una volta - sottolinea Iori - sono i minori a pagare il prezzo delle direttive politiche che passano sopra la loro salute e la loro stessa sopravvivenza. Quello che è successo in è solo l'ultimo di una serie di episodi preoccupanti: la Duma, in Russia, ha approvato un progetto di legge che permette alle autorità di bloccare le Ong straniere ritenete 'pericolose', mentre in Egitto le organizzazioni non governative straniere devono registrarsi e sono sottoposte a una supervisione da parte del governo. Il lavoro degli operatori umanitari va tutelato: è impensabile fare a meno del loro apporto in contesti dove i bambini e gli adolescenti si trovano a vivere in condizioni spesso disumane, dai Paesi in guerra a quelli dove la fame e le malattie costituiscono la causa di morte principale. Mi auguro che la situazione in Pakistan possa rientrare in tempi brevi perchè non possiamo abbandonare migliaia di bambini a un destino di miseria e declino", conclude Iori.