• 12/02/2016

"La giornata internazionale contro l’utilizzo dei bambini soldato, che si celebra oggi, sia l'occasione per la comunità internazionale di rafforzare il suo impegno contro questa barbarie che oggi coinvolge circa 300mila bambini e adolescenti: la risoluzione Onu dello scorso maggio deve essere messa in atto anche da quei Paesi che ancora si rifiutano di farlo". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "Mentre i bambini occidentali giocano alla guerra virtuale o stellare con i videogiochi, ci sono ancora 8 Paesi, dall'Afghanistan alla Somalia, che impiegano bambini e bambine nei loro eserciti ufficiali e più in generale sono 23 i Paesi nel mondo che utilizzano i minori arruolandoli in gruppi armati ribelli: così si spezza per sempre il valore di tante infanzie, che dovrebbero essere dedicate al gioco e non alle armi", prosegue Iori. "L'avanzata di Daesh ha incrementato il ricorso all'utilizzo dei bambini in atti di guerra e di violenza: la strumentalizzazione di quelle piccole vite è
inaccettabile e va contrastata", aggiunge la deputata del Pd. "Mi auguro che la giornata di oggi possa costituire un'occasione per ribadire la condanna nei confronti di questo fenomeno, ma allo stesso tempo sia di monito per quei Paesi che ancora oggi non capiscono la gravità di distruggere tante vite innocenti", conclude la responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza.