• 14/09/2015

La vice presidente della Camera alla presentazione del rapporto di Save the Cildren: Governo e Parlamento si muovono nella giusta direzione

“#Illuminiamoilfuturo con questo slogan, e soprattutto con un rapporto ricco di dati che illustrano la povertà educativa di cui soffrono molti ragazzi e ragazze in Italia, Save The Children ha voluto richiamare l'attenzione su una problematica molto seria che riguarda bambini che nascono in luoghi difficili, che vivono in condizioni di povertà, che abbandonano la scuola o la frequentano senza ottenerne gli strumenti sufficienti per affrontare la vita”.

Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni, partecipando all’iniziativa di Save the Cildren.

“ L'esclusione sociale – continua - comincia così molto presto e segna il destino di tanti, troppi, ragazzi. È stato giusto, nel primo giorno di scuola, mentre nove milioni di studenti cominciano il nuovo anno, accendere i riflettori sulla povertà minorile, proponendo obiettivi realistici e ambiziosi al tempo stesso, da realizzare partendo dalle aree più svantaggiate e utilizzando tutte le risorse disponibili. Il rapporto e l'esperienza dei "Punti Luce" di Save The Children dimostrano infatti che le cose possono cambiare. Se si propongono progetti e obiettivi concreti per offrire opportunità ai ragazzi e alle ragazze in condizioni di povertà economica ed educativa si riesce a convogliare le energie migliori della comunità: volontari, associazioni di genitori, educatori, finanziatori”.

“La proposta di Save The Children, che punta ad un Piano Nazionale contro la Povertà educativa, si inserisce pienamente nello spirito e nelle norme della recente riforma della scuola e sollecita tutti gli attori ad una apertura e ad una interazione positiva tra la scuola e il territorio. Governo e Parlamento si stanno muovendo nella direzione giusta, con i programmi straordinari sull'edilizia scolastica, con l'accelerazione dei programmi comunitari che pongo al centro il miglioramento delle strutture educative e sociali al Sud, con la Buona Scuola che rilancia la lotta alla dispersione scolastica e la qualità dell'insegnamento”.

“Illuminiamo il futuro, dunque – conclude - , per spezzare la catena che porta i bambini che nascono in una famiglia povera a diventare poveri, per contrastare la marginalità sociale di tanti giovani nel nostro Paese, per coordinare tutte le azioni che le istituzioni europee, nazionali e locali possono mettere in campo e per intrecciare questo sforzo con quello della società civile e delle organizzazioni non governative”.