• 19/11/2015

"Oggi, mentre arrivano notizie del blocco di tratti della metro di Roma per un pacco sospetto e con ancora negli occhi le terribili immagini di Parigi e Saint Denis, abbiamo approvato il decreto missioni – circa una trentina, per un totale di 4500 militari e civili coinvolti – che rifinanzia l’impegno militare dell’Italia in aree di crisi, dall’Iraq all’Afghanistan, da Hebron alla Somalia e al Kossovo. Si tratta di finanziamenti che consentono di continuare ad operare per garantire sicurezza alle popolazioni, aiutare alla ricostruzioni di zone colpite da conflitti, curare la formazione e l’addestramento di resistenti locali, combattere il terrorismo. Molte missioni sono sotto l’egida delle organizzazioni internazionali - Nazioni Unite, Nato, Unione Europea - e in esse l’Italia ha mostrato sempre il suo volto migliore per generosità, coraggio e preparazione. In molti casi, purtroppo anche con il sacrificio di nostri militari. Tali missioni costituiscono un caposaldo sia della sicurezza del nostro Paese che della sua credibilità internazionale: intervenire nei luoghi dove i conflitti nascono e alimentano violenze e fanatismo è il nostro primo obiettivo. Nel provvedimento abbiamo anche introdotto la possibilità di utilizzare le nostre forze speciali in operazioni di intelligence a tutela dei nostri connazionali e dei nostri interessi all'estero. Una prima risposta all’innalzamento del livello di scontro dopo i fatti di Parigi. Un bel segnale è stata l'approvazione del decreto con una maggioranza ampia, al di là della compagine che sostiene il governo, confermando la necessità di dare risposte unitarie quando è in gioco e nel mirino la libertà e la sicurezza di tutti in Italia e nel mondo".

Lo scrive in un post su Facebook, Ettore Rosato, presidente dei Deputati Pd.