• 29/06/2015

Sicurezza cittadini è una priorità, ma non si difende con trovate populiste come la legge regionale anti-moschee, impugnata dal Governo

“L’ipotesi di chiudere le moschee prospettata dal Presidente della Lombardia, Roberto Maroni, è irragionevole. Tra l’altro, in Italia non sono mai state aperte con regolare autorizzazione, come dovrebbe sapere da ex ministro dell’Interno. Solo la moschea di Roma e poche altre sono state aperte regolarmente sulla base di accordi internazionali. Chiudere le moschee non serve: occorre invece un processo negoziale per concordare l’apertura di luoghi di culto islamici, piuttosto che avere, come accade oggi, centinaia di luoghi clandestini dove i fedeli si recano abitualmente a pregare. Fino ad ora Maroni ha solo avuto trovare populiste: come la Legge regionale sui luoghi di culto, nota come legge anti-moschee, che modifica la legge urbanistica della Lombardia pur di impedire l’apertura di luoghi culto islamici: legge giustamente impugnata da questo governo per il quale la sicurezza dei cittadini è una assoluta priorità ”.

Così Lia Quartapelle, deputata del Partito democratico.