• 28/12/2016

“Desta stupore, sia nei contenuti che nelle forme, la singolare lettera che, come si apprende da sintetiche notizie stampa, la vigilanza della Bce avrebbe inviato al Monte dei Paschi di Siena il giorno successivo al Natale”. Lo dichiarano i deputati del Partito democratico Gianluca Benamati, Marco Bergonzi, Enrico Borghi, Paolo Cova, Carlo Dell’Aringa, Ernesto Preziosi, Angelo Senaldi e Mino Taricco.

“Si tratta – spiegano – di una lettera inusuale nei tempi e che cambia di fatto i requisiti per l’aumento di capitale dell’istituto senese, portando l’ammontare complessivo richiesto a 8,8 miliardi di euro dai 5 iniziali. Altrettanto stupore destano anche le irrituali e inappropriate dichiarazioni, attribuite al  presidente della Banca Federale di Germania, Jens Weidmann, sulla modalità di intervento dello stato italiano e sulle presunte questioni aperte di Mps. Chiederemo ai ministri Padoan e Alfano, ai quali intendiamo presentare una interrogazione, di fornirci elementi chiarificatori in merito alla lettera Bce e ai suoi contenuti, in particolare su quali siano stati i parametri della rivalutazione condotta in termini così  anomali. Per quanto invece riguarda le dichiarazioni stampa del presidente della banca centrale tedesca, chiediamo di capire a quel titolo esse siano state rese alla stampa, se in veste ufficiale o privata”.

“Non vorremmo che si creassero spiacevoli precedenti e modalità di lavoro sbagliate. Ad oggi, infatti, non ci risulta che i vertici di Banca d’Italia siano mai intervenuti pubblicamente e in tempo reale in merito ad atti di questo tipo del governo tedesco o della banca centrale tedesca. Altrettanta correttezza ci auguriamo venga posta in essere nei nostri confronti per il futuro”, concludono.