• 31/07/2018

“Le domeniche al museo sono state un grande successo. In 4 anni, ogni prima domenica del mese, circa 14 milioni di persone hanno visitato gratuitamente le collezioni d’arte e i parchi archeologici dello Stato e dei tanti Comuni che hanno aderito alla promozione. Le immagini delle lunghe file colorate davanti agli ingressi dei musei ne sono la prova: vere e proprie giornate di festa che hanno visto la partecipazione non solo di turisti ma anche e soprattutto delle famiglie italiane. Una grande operazione di riavvicinamento al patrimonio culturale che oggi viene messa in discussione dal ministro Bonisoli che, alle agenzie di stampa, ne ha annunciato la fine per dopo l’estate.

Domenica prossima, il 5 agosto, sarà dunque una delle ultime, se non l’ultima edizione di una promozione che sta funzionando bene, che è entrata nelle abitudini dei cittadini e che, come dicono gli stessi direttori dei musei, non va a sostituire le visite a pagamento. In questi anni infatti al forte aumento dei visitatori sono cresciuti notevolmente anche gli incassi. Ma allora perché il Ministro Bonisoli ha deciso di cambiare? Forse per segnare una discontinuità con il suo predecessore Franceschini? Un bieco calcolo elettorale sulla pelle dei tanti italiani che non possono permettersi di pagare il biglietto d’ingresso per tutta la famiglia? Sarà lui stesso a dircelo: il Pd sta preparando una risoluzione parlamentare in cui chiediamo i dati e le motivazioni di questa scelta insensata. Vogliono farsi chiamare governo del cambiamento ma sono capaci solo a disfare e demolire”.

Così il capogruppo del Pd alla camera, Graziano Delrio.