• 22/11/2016

“Vorrei esprimere soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge sui servizi tecnico – nautici avvenuta oggi presso l’VIII commissione del Senato della Repubblica, in sede deliberante, e per il fatto che si tratta di una legge d'iniziativa parlamentare. Nel merito si mette fine ad una ingiustizia "storica" nei confronti dei piloti dei porti italiani in quanto, prima della legge, dovevano rispondere in proprio (e i loro familiari) di eventuali danni provocati nello svolgimento del loro delicato lavoro. Con la legge vengono precisati i casi di responsabilità civile e il limite da risarcire a un milione di euro. Conseguentemente ogni pilota di porto dovrà stipulare un contratto di assicurazione da depositare presso la Capitaneria di porto e presso la sede operativa. Di rilievo, soprattutto ai fini della sicurezza e della salvaguardia della vita umana in mare, sono le norme riguardanti i servizi tecnico nautici in quanto la norma chiarisce che per ‘porti o per altri luoghi di approdo o di transito delle navi si intendono anche le strutture di ormeggio presso le quali si svolgono operazioni di imbarco o sbarco di merci o passeggeri, come banchine, moli, pontili, piattaforme, boe, torri, navi o galleggianti di stoccaggio temporaneo e punti di attracco, in qualsiasi modo realizzate anche nell'ambito di specchi acquei esterni alle dighe foranee’. In sostanza l'Autorità marittima italiana potrà vigilare e imporre le misure di sicurezza anche sulle opere a mare”. Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Mario Tullo, a proposito dell’approvazione in Senato del disegno di legge sui servizi tecnico – nautici nello stesso testo già licenziato dalla Camera dei Deputati.