• 06/12/2016

“Si renda  giustizia alle oltre 15.000 vittime delle stragi nazifasciste, avvenute in Italia dal 1943 al 1945, e ai loro familiari che ancora oggi attendono che le sentenze di condanna all’ergastolo dei criminali nazisti, emesse da tribunali italiani, siano eseguite e accolte dalla Germania”. Lo ha chiesto Paolo Bolognesi, deputato PD, presidente dell’Associazione 2 agosto 1980,  intervenuto  oggi in Aula,  nella discussione della Mozione presentata dal deputato PD Andrea De Maria, di cui è cofirmatario,  affinché l'Italia si impegni a far eseguire le condanne e a ottenere i risarcimenti alle vittime delle stragi nazifasciste.

 Dopo che Bolognesi ha ricordato il “blindato occultamento” dei 695 fascicoli sugli eccidi, rinvenuti “nell’armadio della vergogna” solo nel 1994, ha affermato che quel  “ritrovamento ha permesso ai tribunali italiani di emettere sentenze definitive nei confronti dei colpevoli delle stragi a cui sono stati comminati 59 ergastoli”, ma  “nessun criminale nazista risulta aver scontato un solo giorno di pena. La Germania ha negato sia la loro estradizione sia l’esecuzione della condanna penale sul suo territorio dichiarando illegittime, nel 2013,  le sentenze italiane”. 

Bolognesi ha poi citato la sentenza della Corte Costituzionale del 22 ottobre 2014, che ha definito illegittima la legge n. 5, votata nel 2013 dal Parlamento italiano che recependo la sentenza dell’Aja del 2012 annullava tutti i processi civili in corso e impediva ai magistrati di avviarne altri, perché lesiva dei “dettati della Costituzione con gli articoli 2 e 24.

 “Con questa mozione -  ha sottolineato Bolognesi -chiediamo al Governo di non chiudere, moralmente, l'armadio della vergogna una seconda volta. E' indispensabile accostare al ricordo il dovere di riconoscere le responsabilità del proprio passato, non solo durante gli anniversari, ma nel rispettare, nei fatti, il diritto alla giustizia delle vittime" .